Troppi ostacoli sulle strade, non è possibile operare
Troppi ostacoli sulle strade, non è possibile operare
DAL CORSO, PRESIDENTE DELLA CATEGORIA: «A RIMETTERCI SONO I CLIENTI CON LUNGHE ATTESE E COSTI CHE AUMENTANO»
Articolo tratto da “Il Gazzettino” (vedi originale)
LA DENUNCIA
PADOVA «Stiamo operando in maniera disumana a causa delle difficoltà oggettive della viabilità costellata dai cantieri per la costruzione delle linee del tram». Non fa sconti Nicola Dal Corso, presidente della Cooperativa Taxi Padova. Disagi di chi per lavoro guida tutto il giorno che si uniscono alle lamentele dei clienti costretti a lunghe attese e a costi che si innalzano a causa delle lunghe code e dei tragitti tortuosi che taxi, ma anche cittadini che si spostano per lavoro o altre incombenze, sono costretti a subire.
«Alle difficoltà della strada si aggiunge la mancanza totale di comunicazione da parte di un’amministrazione che si dimostra sorda, nemmeno una mail che annunci con un tempo congruo le chiusure e le deviazioni dandoci tempo di studiare vie alternative. Le chiusure ormai sono diventate quotidiane e te le trovi davanti senza avviso – commenta Dal Corso – noi operiamo su strada con delle tempistiche ma la velocità commerciale si è abbassata drasticamente, le dinamiche del traffico sono diventate pesanti ma noi dobbiamo lavorare».
Il presidente elenca una serie di esempi, tra questi uno accaduto ieri mattina quando il taxi prenotato si trovava in via Gattamelata e doveva prelevare un cliente in via Pellizzo, a distanza di qualche centinaio di metri, ma per arrivarci per strade alternative ha impiegato quasi mezz’ora. O ancora dal posteggio di piazza Insurrezione per arrivare all’hotel Hilton (ex Plaza) in Corso Milano invece dei soliti 3 minuti ne sono occorsi circa 20.
«Portare poi una persona, e i casi sono molti, all’ospedale da un quartiere della città ad esempio da Ponte di Brenta o da Chiesanuova è un dramma come, altro esempio, muoversi al Forcellini – continua Dal Corso – le dinamiche del traffico sono pesanti, si salvano dai cantieri Torre, Guizza e Arcella. I problemi ci sono sia per prelevare i clienti che per portarli a destinazione ma difficoltà riscontrano anche le centraliniste».
Quando si chiama un taxi il centralino a sua volta cerca la vettura più vicina alla richiesta ma con i nuovi tempi, come spiega, spessissimo la ricerca del taxi più vicino viene allargata e questo comporta altro tempo con il cliente in attesa, di conseguenza spesso è difficile anche prendere la linea col centralino.
«Prima dell’inizio dei lavori i tempi di risposta per l’arrivo dal cliente si attestavano fra i 2 ed i 5 minuti, ora invece si va da un minimo di 8 minuti anche fino a oltre 20 – conclude il presidente – lavorare in questa maniera comporta un notevole stress per tutti, per noi che dobbiamo guidare in un traffico impossibile e per coloro che devono spostarsi».
Lamentele simili a quelle dei padovani che utilizzano spesso il taxi per recarsi all’ospedale o a visite specialistiche e si dicono “costretti” a usufruire del servizio taxi in quanto il trasporto pubblico, soprattutto da alcuni quartieri, è insufficiente o comporta cambi di mezzo difficili da effettuare per anziani o ammalati.
Luisa Morbiato – © RIPRODUZIONE RISERVATA
